Il libro lo avevo comprato nel 2019, mi attirava la copertina e l’ambientazione contemporanea. Adoro i libri ambientati nella realtà quotidiana, magari lontana dalla mia, ma che sappiano di vita.

Dopo 5 anni l’ho ripreso in mano e me lo sono divorato. Mi piace molto lo stile crudo di McInererney, con un romanzo uscito a metà tra un film di Woody Allen e la tragedia di un decennio, quello degli anni ‘80, vissuto in Wall Street, dove ogni eccesso era tollerato e l’avidità della posizione era importante per crescere.

Si riesce a empatizzare con il protagonista, Jamie Conway, ma al contempo a biasimarlo per i comportamenti che tiene lungo tutta la vicenda: coca, vita sregolata, poca attenzione al lavoro, poca autostima. Forse Jamie è una parte di noi che non vogliamo accettare ma che tutti abbiamo, quando la ragione viene meno e la frustrazione, la poca voglia di vivere, lo sconforto e il dolore prendono il sopravvento.

È stato girato un film tratto dal romanzo, che non ho visto, ma ha una curiosità, l’attore protagonista è Michael J. Fox, in una delle sue pochissime interpretazioni drammatiche.